L’immagine è conturbante. E che altro poteva essere un crocifisso? Quel Crocifisso, poi! Il pannello dalle dimensioni così scomode si allunga addirittura in un film. Dal basso verso l’alto: la mano contratta nell’ultimo spasimo. L’urlo rivolto direttamente al Padre: “Dio mio, perché mi hai abbandonato? E, dato un forte grido, spirò”. L’inedita angolatura dall’alto verso il basso non riesce a schiacciare quel volto, che anzi buca gli spazi e, nel nero cosmico, arriva a destinazione intatto. Poi il capo reclinato, di spalle e, nella notte luminosa, la mano ormai abbandonata. Questa lettura della morte di Cristo, assolutamente unica, mette la Pietrasanta a diretto confronto con le maggiori Crocifissioni della storia dell’arte.

Armando Cattaneo